Uomo politico spagnolo.
Abbandonata l'avvocatura per dedicarsi dapprima al giornalismo poi
all'attività politica, nel 1886 fu eletto deputato alle Cortes ed
entrò a far parte dello schieramento liberal-conservatore.
Continuò ad affiancare l'attività giornalistica a quella politica
e fu direttore del giornale “Iberia”. Nel 1907 fu nominato ministro
degli Interni e passò successivamente al ministero dell'Economia
nazionale, rimanendo in carica sino al 1909. Nel 1922 assunse la presidenza del
Consiglio in un periodo particolarmente difficile per la Spagna. Cercò di
salvaguardare le istituzioni parlamentari, ma il governo liberale da lui
presieduto riuscì a resistere sino al dicembre successivo. Nel decennio
successivo fu tra i più autorevoli oppositori della dittatura del
generale Primo de Rivera. Nel 1927 lasciò la Spagna per trasferirsi in
Francia e due anni dopo capeggiò la rivolta di Valencia, fallita la quale
fu arrestato e processato da un consiglio di guerra. Assolto, prese parte agli
eventi successivi che portarono alla caduta del regime dittatoriale e
all'avvento della Repubblica (Cordova 1859 - Madrid 1935).